Soffitta
Willem de Kooning American, born The Netherlands
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In questo capolavoro giovanile di de Kooning rimangono solo minuscole tracce di colore tra le forme bianche e nere che si scontrano. La composizione dinamica deriva in parte dall’uso innovativo che l’artista fa della figura. Qui ha cancellato, ridipinto e ricombinato elementi figurativi, proponendo allo stesso tempo una composizione che nell’insieme richiama l’opera di Jackson Pollock. Dapprima de Kooning pensò di chiamare questo quadro “Interno”. Poiché il nome non piaceva alla moglie, decise di chiamarlo Attic, soffitta, “perché ci si mette dentro di tutto”. Durante l’esecuzione del dipinto, de Kooning coprì la tela con fogli di giornale per impedire alla pittura di seccare, permettendo che parole e immagini della carta si trasferissero sulla superficie della tela.
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