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Title:[Supplemento al no. 6 anno 2o del Ricoglitore di Cognizioni Utili (15 July 1839), p. 25]
Date:1839
Medium:Ink on paper
Dimensions:30.1 x 20.4 cm (11 7/8 x 8 1/16 in.)
Classification:Ephemera
Credit Line:Harris Brisbane Dick Fund, 1936
Object Number:36.37 (1)
Antonio Bertoloni, Bologna, Italy; [...]; [Mario Galanti, Paris, France]; [E.P. Goldschmidt & Co., London, England (Feb. 1936)]
Bound into the volume before page 1: [N.B.: All inscriptions, letters, and printed documents have been transcribed as written, without correction.]
"Supplemento al No.6 anno 2o del Ricoglitore di Cognizioni Utili [15 July 1839], p. 25, containing the following notice: ARTI (*) // Molto fu scritto ne'mesi trascorsi dai giornali tanto Inglesi che Francesi sulla nuova maniera di disegni fotogenici, di effigiare cioè mediante l'azione della luce sopra una carta preparata un oggetto qualunque, un paesaggio ec. Tale arte si mantiene tuttavolta un segreto, ma dalle relazioni pubblicate sembra che il metodo inglese sia diverso dal francese. Il sig. Fox-Talbot trasmise non ha guari al Cav. Antonio Bertoloni varie copie di una memoria, ov'Egli discorreva i vantaggi ottenuti dai metodi per esso lui inventati di quest'arte vantaggiosa cotanto, ai Naturalisti soprattutto ed ai paesisti. Intorno alla quale memoria il sig. Dott. Baratta fece una dotta relazione all'Accademia dell'Istituto delle scienze di Bologna. Dopo tutto ciò si desideravano per anco in Italia prodotti di cotale arte, quando recentissimamente il sullodato Sig. Fox-Talbot mandò di Londra al Cav. A. Bertoloni otto tavole disegnate col nuovo metodo, sei delle quali rappresentano piante, la settima un villaggio con un mulino a vento, l'ottava un pezzo di nastro a velo. // Quattro di quelle che rappresentano piante sembrano fatte con un metodo diverso dalle quattro altre. Una delle prime offre la figura del Bromus scaberrimus, la seconda di una Felce, la terza del Sisymbrium Cumingianum, la quarta di un Aglio collocato fra un Cestro ed una Poa. Le altre quattro sembrano il prodotto di un metodo più perfetto. Nella prima di esse è disegnato il villaggio, nella seconda il nastro, nella terza la foglia di una Paeonia, e nella quarta quella di un fico e di un Crataegus. In queste ultime tavole sono delineate meravigliosamente anche le menome parti. Il nastro non solo fa vedere con tutta precisione il ricamo, ma ogni più fino tessuto della trama, le foglie non solo i nervi, ma ogni più esile diramazione delle vene; il villaggio infine rappresenta il mentovato mulino, case, barche con pescatori, varii gruppi di figure ec., e il tutto con esattezza e distinzione grandissima. // Il sig. Fox-Talbot in un articolo della lettera che accompagna la spedizione degli accennati esemplari in data del 30 giugno 1839 si esprime cosi "Je crois que ce nouvel art de mon invention sera d'un grand sécours aux Botanistes--surtout les desseins que je fais avec le Microscope solaire-- Je me borne à present à un grossissement de 100 fois en surface, ce qui suffit pour un grand nombre d'objets: peut-être j'arriverai un jour à quelque chose de plus considérable." // Dott. Luigi Vaccà. // (*) Allorchè nella Distribuzione 22.a del 1.o anno di questo Giornale inserii alcune mie osservazioni sulla scoperta Daguerre, nemmeno avrei osato lusingarmi che oggi questo stesso Giornale avrebbe avuto l'onore di dare l'annunzio del primo arrivo di disegni fotogenici fra noi, provenienti però questi dal sig. Fox-Talbot, il di cui metodo sembra essere diverso da quello del Daguerre. Debbo alla gentilezza del Chiarissimo Prof. Giuseppe Bertoloni la sollecitudine di tale notizia, quale risulta da questo articolo dell'egregio sig. Vaccà suo Cugino: nè poteva meglio attestare ad essi la mia gratitudine pel loro interessamento al mio Foglio, quanto coll'aggiungere questo supplimento, visto che al pervenirmi dell'articolo, la sesta distribuzione già era sotto il Torchio. // L'Estensore."
Daniel, Malcolm. "L'Album Bertoloni." Fotografia & Fotografi a Bologna, 1839–1900 (1992). pp. 73–78.
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